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Immagine del redattoreAvv. Luigi Delle Cave - Pomigliano d'Arco

Nel Concordato preventivo è prevista una fase di accertamento del passivo?

E' noto che, in sede di Concordato preventivo, l'accordo è retto da un criterio di tipo maggioritario.

Ai fini dell’ammissione al voto sulla proposta concordataria, il giudice delegato, a seguito di contestazioni, può ammettere provvisoriamente in tutto o in parte i crediti contestati ma “ai soli fini del voto e del calcolo delle maggioranze”.

La Suprema Corte di Cassazione ha, infatti, precisato che nel procedimento di concordato manca la fase del cd. accertamento del passivo.

Di qui, il provvedimento di omologazione da parte del tribunale determina un vincolo definitivo sulla riduzione quantitativa dei crediti, ma non comporta la formazione di un giudicato sull’esistenza, entità e rango di questi ultimi, presupponendone un accertamento non giurisdizionale ma meramente amministrativo, di carattere delibativo e volto al solo scopo di consentire il calcolo delle maggioranze richieste ai fini dell’approvazione della proposta.

Sicchè non è esclusa la possibilità di far accertare in via ordinaria, nei confronti dell’impresa in concordato, il proprio credito.


Avv. Luigi Delle Cave

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